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Riduzione Anidride Carbonica UE 2040: Ambizioni Ridimensionate dalle Contestazioni


La Commissione Europea ha rilasciato la roadmap sui nuovi obiettivi per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2040, suscitando dibattiti e critiche. Il testo finale è stato oggetto di rimaneggiamenti fino all'ultimo minuto, evidenziando la crescente pressione a cui è sottoposta la Commissione, dopo anni di Green Deal contestato da diversi partiti politici lungo tutto il continente.


Contestazioni Trattori Europa 2024

Se da una parte la Commissione mantiene l’obiettivo suggerito dall’European Scientific Advisory Board on Climate Change (ESABCC) di ridurre del 90% le emissioni di Anidride Carbonica (rispetto a quelle del 1990) entro il 2040, dall’altra fa dei cambiamenti sostanziali: le bozze includevano obiettivi settoriali precisi che invece mancano nel documento finale.


L'agricoltura, in particolare, ha ottenuto una sorta di "condono": scompare qualsiasi obiettivo specifico di riduzione delle emissioni di CO2, evidente conseguenza delle proteste dei mesi scorsi. Anche se la comunicazione accenna alla necessità di politiche adeguate per raggiungere gli obiettivi climatici, la Commissione evita di identificare quali azioni verranno effettivamente intraprese.


La sezione sull'industria è vaga e poco precisa, il contenuto si concentra principalmente sull'impiego di tecnologie per la rimozione del carbonio, anziché fissare obiettivi concreti di riduzione delle emissioni.


Ursula Von Der Leyen

Per quanto riguarda il settore edilizio, non vengono stabiliti obiettivi specifici per il 2040 differenti dalla direttiva Case Green, ma la Commissione suggerisce alcuni strumenti per accelerare la decarbonizzazione, come l'uso del Fondo Sociale per il Clima e una Direttiva sulla Tassazione dell'Energia.

Un punto chiave della comunicazione riguarda l'elettrificazione, che cita l'obiettivo di raddoppiare la quota di elettricità nel consumo finale di energia entro il 2040. Ma rimangono incerte le strategie, soprattutto considerando la dipendenza attuale dai combustibili fossili.


Infatti, sebbene sia confermata la volontà di ridurre l'uso di questo tipo di carburanti dell'80% (rispetto al 2021), mancano date certe per il phase out  (ritiro definitivo dalle possibilità di approviggionamento) di carbone e petrolio. La Commissione si è limitata a dichiarare che il carbone sarà eliminato progressivamente, senza fissare scadenze, e che il settore dei Trasporti dovrà generalmente diminuire le emissioni di CO2 dell’80% entro il 2040.


Bandiera Europea contro un cielo nuvoloso

In sintesi, la comunicazione sui nuovi obiettivi per la riduzione delle emissioni dell'UE al 2040 ha suscitato polemiche per i cambiamenti last-minute e per la mancanza di ambizioni concrete e date precise, in direzione del tutto opposta a quanto suggerito dalla ricerca dell'Institut Rousseau. La strada verso una transizione energetica sostenibile diventa sempre più incerta, messa sotto pressione com’è da movimenti politici ed interessi economici contrari, che cavalcano l’onda dell’euroscetticismo.

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