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Edilizia 2024: Sconti fino all’85%. Gli Incentivi Fiscali per la Riqualificazione e la Sicurezza degli Edifici

Il panorama degli incentivi fiscali nel settore edilizio nel 2024 presenta un quadro variegato, con al centro l’abbassamento ulteriore del Superbonus per tutti, salvo poche eccezioni, dopo la riduzione già subita nel 2023, e la permanenza di altre misure per favorire interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica.


Modellino di casa con monete e mani di donna che lo abbracciano

Il Superbonus, tanto discusso per la sua generosità, si ridimensiona nel 2024, scendendo al 70%, con un'ulteriore riduzione prevista al 65% il prossimo anno.


Tra le altre opzioni spicca il Bonus Barriere Architettoniche, che offre una detrazione del 75% e riguarda interventi volti a costruire ascensori, rampe, servoscale o per l’adeguamento di scale esistenti. Scompare invece la possibilità di utilizzarlo per la sostituzione degli infissi e la ristrutturazione dei bagni com’è stato fino all’anno scorso grazie ad un’interpretazione letterale della norma precedente da parte dell’Agenzia delle Entrate.


Mani di donna con penna, calcolatrice e modellino di una casa.

L'Ecobonus, incentivo consolidato per le riqualificazioni energetiche, resta in vigore con detrazioni del 50%, e fino al 75% per i condomini. Il bonus per riqualificazioni dell’involucro delle parti comuni e su tutte le unità immobiliari dei condomini è del 70% se i lavori coprono almeno il 25% della superficie disperdente, che sale al 75% se gli interventi raggiungono i parametri di efficienza stabiliti alle tabelle 3 e 4, allegato I, decreto 26/06/2015 del Mise.


Gli stessi lavori diventano detraibili per l’85% se effettuati in zona sismica 1, 2 o 3. Viene chiamato “Ecosismabonus” e ha un limite di spesa più alto: 136.000 euro per ogni unità immobiliare che compone il condominio.


Il Sismabonus preso singolarmente, invece, dedicato alla messa in sicurezza sismica degli edifici, offre detrazioni del 50%, salendo fino all'85% per i condomini che agiscono sulle parti comuni. Interessante anche il Sismabonus Acquisti che garantisce sconti fino al 85% sull'acquisto di immobili demoliti e ricostruiti con criteri antisismici (in zone a rischio 1, 2 o 3).


Cucina con in sovraimpressione grafica di domotica

Il Bonus Ristrutturazione (noto anche come Bonus Casa) continua a offrire detrazioni fino al 50% ed un tetto massimo di 96.000 euro, con interventi ammissibili quali manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione edilizia e manutenzione ordinaria.


Resta in vigore anche il Bonus Verde, con una detrazione del 36% (su un importo massimo di 5.000 euro) per la sistemazione delle aree verdi private, e il Bonus Mobili, che offre uno sconto del 50% sull'acquisto di mobili o grandi elettrodomestici successivamente a interventi di ristrutturazione (di nuovo: spesa massima 5.000 euro).


Non è stato rinnovato invece il Bonus Casa Green, che concedeva uno sconto del 50% sull'acquisto di abitazioni in classe energetica A o B direttamente dal costruttore.


Nonostante la fine del Superbonus110%, le opportunità per ottenere detrazioni fiscali quindi non mancano, anzi, offrono incentivi significativi a chi sa coglierli.


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